Al Forum della Pubblica Amministrazione l’UNADIS propone di scrivere la riforma della P.A. d’intesa con i cittadini
di Salvatore Sfrecola
Cittadini, imprese e dirigenti dello Stato intorno ad un tavolo per scrivere la riforma della Pubblica Amministrazione. Sembra banale ma sul punto si ricorrono proposte e iniziative legislative spesso farraginose che, assumendo di voler perseguire semplificazioni e trasparenza, in realtà spesso complicano la vita dei funzionari e dei cittadini, alle prese con regolamenti di attuazione, circolari e direttive che non di rado si scontrano che le interpretazioni dei giudici sui cui tavoli giungono testi illeggibili o comunque contorti e scritti con linguaggio giuridicamente non corretto. Così quelle leggi e quei regolamenti non perseguono l’obiettivo al quale dovrebbero essere finalizzati, quello di assicurare l’efficienza necessaria per dare ai governi, al centro, nelle regioni e nei comuni, strumenti idonei a trasformare le scelte contenute negli atti di indirizzo politico in concrete decisioni amministrative che diano corpo alle politiche pubbliche.
L’iniziativa presentata ieri al FORUM PA dall’Unione Nazionale Dirigenti dello Stato UNADIS, il sindacato confederale che rappresenta i Dirigenti pubblici delle Amministrazioni dello Stato anche a ordinamento autonomo, della Presidenza del Consiglio, degli organi costituzionali, delle Agenzie e delle Authorities nonché i Segretari Comunali è, dunque, una novità rispetto al passato
L’ha presentata da Barbara Casagrande, Segretario Generale della Confederazione, nel corso di un’assemblea al FORUM PA moderata da Corrado Salvia del Corriere della Sera incentrata su una relazione tenuta dalla Professoressa Ida Nicotra, costituzionalista, Consigliere dell’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) la quale si è soffermata sui principi di legalità e trasparenza intesi quali strumenti di prevenzione della corruzione, essenziali nel quadro di un rinnovato rapporto tra cittadino e Stato.
L’UNADIS chiede un maggior confronto con la politica. “Chiediamo ascolto – ha detto la Casagrande – noi conosciamo bene la macchina pubblica e possiamo collaborare per renderla più efficiente ed etica. Come? Partendo dalla valorizzazione del merito, continuando con un sistema premiale che sia effettivamente sfidante e partecipato, operando sempre nella legalità e nel rispetto delle regole”.
“Da sempre – ha continuato – ci chiediamo quale contributo possiamo dare noi, dirigenti e competenze pubbliche, che abbiamo il delicato compito di far funzionare operativamente la pubblica amministrazione e garantire i servizi a cittadini e imprese. Per tale motivo, dopo aver contribuito ad animare il dibattito che ha accompagnato l’iter di Riforma della PA, vogliamo andare oltre: ascoltare i cittadini”.
All’incontro ha partecipato, oltre alle organizzazioni sindacali che hanno sostenuto l’iniziativa, Cittadinanzattiva, Cittadini reattivi, DaSud, Etica e Salute, FOIA.it, Forum Terzo Settore, Libera, anche Transparency International Italia, l’istituzione che misura la percezione della corruzione nei vari paesi, che ci ha dato una buona notizia: l’Italia è risalita di qualche posizione nella graduatoria dei paesi a maggior rischio. Tutti hanno parlato nell’ottica del miglioramento e della crescita di chi opera nel pubblico impiego, senza negare le criticità ma fugando i troppi luoghi comuni sulla dirigenza e sul personale pubblico che hanno concorso a generare la grave perdita di fiducia nelle Istituzioni del Paese che da più parti si denuncia.
Spazio, dunque, ai cittadini che collaboreranno con la dirigenza per la stesura del Libro Bianco sulla la PA. Sarà una giornata significativa, nell’ambito di un percorso di riavvicinamento tra cittadini e classe dirigente, ricostruendo un circuito virtuoso di interscambio e crescita.
“Obiettivo prioritario dell’azione dell’UNADIS nell’attuale fase di riordino della pubblica Amministrazione, ha detto Barbara Casagrande nelle sue conclusioni, è, dunque, il recupero del suo valore strategico quale fattore di coesione del Paese e di garanzia dell’imparzialità e della legittimità dell’azione amministrativa. A tale obiettivo è funzionale la valorizzazione dell’autonomia e della responsabilità dei dirigenti, traguardo che l’UNADIS ritiene possa essere conseguito prendendo le mosse da una legge di attuazione degli articoli 97 e 98 della Costituzione, che promuova nel Paese condizioni di crescita della fiducia nelle pubbliche istituzioni.
Anche l’Associazione Italiana Giuristi di Amministrazione, nata per valorizzare il profilo giuridico nella Pubblica Amministrazione, inteso come momento di definizione delle regole, a qualunque disciplina facciano riferimento, è disponibile a dialogare con l’UNADIS e con quanti intendono assicurare un contributo concreto alla stesura del Libro Bianco sulla riforma.
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