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Alla Corte dei conti il compito di rinsaldare il patto sociale fra cittadini ed istituzioni*

di Guido Carlino, Presidente della Corte dei conti

Desidero rivolgere un cordiale saluto alle autorità civili, militari e religiose, ai colleghi delle altre magistrature, ai docenti universitari, agli avvocati dello Stato, degli enti pubblici e del libero foro, e a tutti i gentili ospiti che ci onorano con la loro presenza.

Benvenuti nella nuova sede della Corte dei conti per il Piemonte, in questa splendida cornice di piazza Castello, cuore pulsante della città, dove storia e cultura si fondono con la vita quotidiana.

Rivolgo un caloroso saluto e un ringraziamento al Presidente Marco Pieroni per l’invito a questa solenne cerimonia.

Un cordiale saluto va anche al Presidente della Sezione di controllo Antonio Attanasio, alla Presidente aggiunto Acheropita Mondera, al Procuratore regionale Quirino Lorelli e a tutti i colleghi e al personale amministrativo in servizio in questa Regione.

Saluto con piacere il Presidente della Regione, Alberto Cirio, che ha consentito la conservazione di questo prestigioso palazzo nel patrimonio della comunità, all’esito di una articolata procedura di acquisizione al demanio statale e conseguente assegnazione in uso governativo alla Corte dei conti, a valere su risorse finanziarie a carico del nostro bilancio. Una soluzione che ci ha consentito di allocare in un’unica sede gli uffici regionali e nello stesso tempo di eliminare le locazioni passive in essere.

Desidero congratularmi con quanti, a vario titolo e con diverse responsabilità, e in primis il Segretario generale, hanno contribuito a realizzare questa complessa operazione, intesa ad assicurare alla nostra sede piemontese spazi adeguati a soddisfare le specifiche esigenze funzionali.

Una sede in via di riqualificazione nel rispetto di innovative logiche di sostenibilità ed efficientamento energetico, ubicata vicino al primo Parlamento dello Stato unitario, che con legge n. 800 del 1862, promulgata da Vittorio Emanuele II, istituì la Corte dei conti, affidandole la tutela dell’interesse finanziario pubblico.

Dalla Camera dei conti piemontese, antesignana della Corte dei conti postunitaria, è stata tramandata sino ai nostri giorni, ed è custodita nella sede di Roma, una tangibile testimonianza delle nostre radici.

Mi riferisco alle mazze della giustizia, simbolo del controllo e della giurisdizione contabile, che tuttora vengono esposte durante le cerimonie istituzionali, segno della continuità nel tempo delle tradizionali attribuzioni della Corte dei conti.

Questo storico immobile, dunque, apre i battenti al personale del nostro Istituto che qui sarà quotidianamente impegnato al servizio del cittadino per tutelarne i diritti con lo svolgimento delle attività poste a presidio della legalità, degli equilibri di finanza pubblica e della corretta e sana gestione finanziaria delle risorse pubbliche.

La cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario è il momento in cui la giustizia contabile si avvicina ai cittadini e alle istituzioni, illustrando gli esiti più significativi dell’esercizio delle molteplici ma sinergiche funzioni della Corte, giurisdizionali, requirenti e di controllo.

Funzioni saldamente radicate nel tessuto costituzionale, con portata diversa ma convergente e in rapporto di complementarità, esercitate con autonomia e indipendenza, con equilibrio, sobrietà, ragionevolezza e consolidato senso delle istituzioni, nel rispetto imprescindibile dell’etica pubblica, su tutto il territorio, a stretto contatto con le esigenze e con la vita reale delle comunità e alimentate da un costante dialogo con le strutture locali.

In un contesto caratterizzato dai complessi compiti connessi all’attuazione del PNRR che postulano nuove sfide tecnologiche, ambientali e climatiche, in cui le politiche pubbliche devono soddisfare le istanze attuali dei cittadini e corrispondere a quelle emergenti, dovrà essere sempre più intenso l’impegno delle Amministrazioni operanti sul territorio.

In tale ambito è essenziale l’azione svolta dagli Uffici regionali della Corte dei conti, intesa a garantire la trasparenza dell’attività amministrativa, a prevenire i conflitti di interesse e a verificare la regolarità dei momenti procedurali più esposti a situazioni di rischio per la legalità finanziaria, con la tempestiva individuazione dei fenomeni di distrazione, degli sprechi e di cattiva gestione delle risorse pubbliche, per il rafforzamento della legalità, a tutti i livelli.

Le funzioni svolte dal nostro Istituto si inseriscono in uno scenario complesso, delineato nei suoi tratti fondamentali da plurimi interventi normativi intervenuti nel tempo, vivificato dai molteplici arresti giurisprudenziali delle nostre Sezioni e dal significativo apporto della giurisprudenza costituzionale.

Il nostro Paese sta vivendo una stagione di riforme, alcune delle quali di significativo interesse per le variegate funzioni dell’Istituto; al riguardo, si auspica che anche gli interventi normativi sul sistema dei controlli e della responsabilità possano essere organici e coerenti con la collocazione costituzionale della Corte dei conti che, al tal fine, è pronta a fornire il proprio contributo tecnico per preservare il delicato ruolo della magistratura contabile, volto a rinsaldare il patto sociale fra cittadini e istituzioni e a indicare agli amministratori pubblici i modi e i valori a cui conformare la propria attività amministrativa, sì da caratterizzarla univocamente alla soddisfazione dell’interesse pubblico e a difesa di quell’ancora diffuso sentimento di giustizia che rifugge ogni forma di diseguaglianza e immotivata impunità.

Ciò, nello spirito di leale collaborazione con le istituzioni titolari della rappresentanza politica e in ossequio alle disposizioni normative che subordinano l’adozione di riforme funzionali al previo parere delle Sezioni riunite.

Oggi sono qui nel duplice ruolo di Presidente della Corte dei conti e del Consiglio di presidenza, che, quale organo di autogoverno, svolge il compito primario di garantire una gestione efficiente, terza e imparziale del personale di magistratura, al fine di consentire il pieno adempimento dei complessi compiti istituzionali.

In occasione dell’importante evento di oggi abbiamo voluto tenere un’adunanza straordinaria del Consiglio di presidenza in questa nuova sede, per testimoniare la costante attenzione alle esigenze degli Uffici regionali, ai quali saranno garantite le necessarie misure per consentirne l’ottimale funzionamento.

Nel concludere questo mio breve intervento, esprimo a tutti i colleghi e al personale amministrativo della Corte dei conti, che condividono l’impegno lavorativo in Piemonte con la consapevolezza del senso della funzione che svolgono, il mio vivo compiacimento e la gratitudine per la dedizione profusa nell’assolvimento dei compiti e auguro buon lavoro per il nuovo anno giudiziario.

*Titolo redazionale al discorso pronunciato dal Presidente della Corte dei conti, Guido Carlino in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario 2024 della Sezione giurisdizionale per il Piemonte – Aula udienze della nuova sede della Corte dei conti, Torino, piazza Castello, n. 165, mercoledì 20 marzo 2024

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